Ben trovati!
Analizziamo i tratti distintivi di questa avvezione di aria gelida sulla Penisola che, con il passare dei giorni, scalerà prima in aria molto fredda e poi in aria fredda. Partiamo quindi dall’analisi del freddo. L’aria continentale di matrice siberiana avanzerà convintamente verso l’Etruria nel corso di venerdì 12 febbraio, il picco del freddo è previsto tra 13 e 14 (in medio-alta collina possibili giornate con massime intorno a 0/+1°C). Le minime più basse (anche tra -6 e -10°C nelle vallate più riparate dal vento) sono attese tra 14 e 17 febbraio quando calerà il vento; le massime tenderanno a risalire sopra i 6°C a partire dal 17. I venti saranno molto forti da NE, tra 40 e 80 km/h con picchi previsti tra tutto il 13 e prime ore del 14. Sul lunghissimo termine un altro bolide molto freddo potrebbe muovere in moto retrogrado dall’Est Europa verso l’Italia, questo intorno agli ultimissimi del mese.
Procediamo con l’analisi delle potenziali nevicate. L’evento più nitido è quello che abbraccia il tardo pomeriggio di venerdì 12 e la mattinata di sabato 13 febbraio; le aree a rischio neve sono molte (quelle colorate nella mappa in alto) i cm mediamente dovrebbero attestarsi tra 4 e 8, qualche locale picco tra 8 e 12 cm è comunque possibile. Le località di Piancastagnaio, Abbadia, Castell’Azzara (et similia), considerata l’altimetria dovrebbero cumulare tra 9 e 16 cm. A seguire sembrerebbero giorni prevalentemente secchi e molto freddi sulle aree tirreniche, ma l’elevato scarto temporale non esclude delle modifiche sostanziali (anche a livello precipitazioni) che verranno eventualmente approfondite.
Questa è solo il primo bollettino, ne seguiranno altri più precisi (perché l’orizzonte temporale si accorcia) e più dettagliati.
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