La città di Acquapendente
Acquapendente è un bel borgo medioevale situato nell’estremo Nord della provincia di Viterbo, presso la Riserva Naturale del Monte Rufeno, infatti si trova proprio a ridosso sia della Toscana che dell’Umbria. Deve il suo nome al fatto di essere nelle vicinanze di numerose piccole cascatelle, torrenti e rivoli d’acqua che confluiscono nel fiume Paglia. Tra i monumenti più importanti troviamo la cattedrale del Santo Sepolcro (che conserva al suo interno la cripta del X-XI secolo e il sacello che, secondo la
tradizione, custodisce delle pietre bagnate con il sangue di Gesù Cristo), il palazzo Viscontini (un bel palazzo rinascimentale con decorazione a bugnato ed inusuali grandi finestre), la chiesa di San Francesco (che con il suo campanile domina il verdeggiante chiostro dei frati francescani), il palazzo comunale (con il suo loggiato e il gioco di luci che di notte lo rendono particolarmente suggestivo).
Il paese ha dato i natali ad un grande anatomista e chirurgo italiano, Girolamo Fabrizio (1533-1619), che è considerato il padre dell’embriologia moderna. Egli descrisse le valvole delle vene, offrendo un contributo fondamentale al problema della circolazione sanguigna, poi risolto da William Harvey (suo allievo). Tra le feste più importanti ricordiamo la festa di S. Antonio Abate (17 gennaio di ogni anno dove il “signore” designato dal suo predecessore e scelto tra le famiglie aquesiane benestanti (quindi proprietarie di terreni e bestiame] organizza e finanzia la cerimonia), il carnevale (che può vantare secoli di storia, secondo la tradizione già dal
‘500), i Pugnaloni (Festa della Madonna del Fiore che si festeggia la terza domenica di Maggio in occasione della quale si costruiscono questi grandi pannelli 2,6 X 3,6 metri ricoperti completamente di fiori e foglie), la festa contadina (si festeggia le terza settimana di agosto, dove vengono riproposti gli antichi mestieri uniti a stand gastronomici che ci fanno rivivere i sapori del passato), la festa di S. Ermete (ultima dell’ anno che rende omaggio al patrono della città). Ultime, ma non per ordine di importanza, sono le due splendide frazioni di Trevinano e Torre Alfina che dall’alto delle loro alture su cui si ergono contribuiscono a rendere ancora più pittoresco tutto il paesaggio.