Ben ritrovati.
Negli ultimi nostri bollettini a lungo termine postati sui Social si prospettava l’ipotesi di scenari più consoni al periodo invernale in arrivo dal 26/27 Febbraio in estensione al mese di Marzo e sembra proprio che si andrà in questa direzione.
L’inverno su quasi tutta Europa è risultato notevolmente sottotono determinando un forte sopra-media termico e un sensibile deficit idrico. Ci troviamo quindi, nell’ultima settimana di Febbraio, con molte piante in avanzato stato di gemmazione; lunedì 24 avremo temperature massime nuovamente molto elevate grazie all’alta pressione (comunque in fase calante), si raggiungeranno diffusamente 18-19°C.
Alla provocazione del titolo del nostro articolo non possiamo rispondere in altro modo se non scindendo la risposta. “Meglio tardi che mai” per l’arrivo di “scenari invernali non troppo crudi ma perturbati” che inizierebbero a risanare il deficit idrico anche con nevicate a più riprese sui rilievi appenninici localmente a quote collinari. Incursioni gelide accompagnate da precipitazioni scarse o nulle sarebbero invece da evitare in maniera netta proprio per la stagione ormai avanzata (e quindi qui prevarrebbe il “meglio mai!”). Come anticipato, si andrà incontro a questo cambio di scenario atmosferico volto ad una maggiore dinamicità di stampo simil-invernale; la Natura farà comunque il suo corso, indipendentemente dai nostri propositi e dai nostri scritti.
Ci attendiamo quindi una prima incursione di aria polare tra 26 e 27 Febbraio, piuttosto rapida, che determinerà un veloce fronte piovoso con neve in Appennino anche a quote collinari (ma parliamo sempre di paesi in prossimità della dorsale appenninica). Temperature massime previste in calo nella Tuscia, ma difficilmente si scenderà sotto i 12°C nelle ore centrali del giorno.
Il trend, come anticipato e come mostra la seconda immagine, prospetterebbe un’azione di questo tipo reiterata nel corso di Marzo, con fronte polare in progressivo abbassamento latitudinale e nuove incursioni di aria fredda che determineranno spiccata instabilità, con neve che potrebbe giungere più volte anche tra bassa montagna e collina.
Seguiranno bollettini specifici con focus previsionali per ogni singolo evento. Gli impianti sciistici appenninici gioverebbero di ottimi accumuli nevosi, ossia di quanto non hanno mai avuto in questo inverno….meglio tardi che mai!