home Previsioni testuali IPOTESI FREDDO A FINE MESE: ASSOLUTAMENTE DA EVITARE!

IPOTESI FREDDO A FINE MESE: ASSOLUTAMENTE DA EVITARE!

Ben ritrovati.

Partiamo con questa tendenza previsionale a lungo termine, fortunatamente dai contorni ancora molto molto fumosi, considerando l’ampio scarto temporale che ci separa.
Nel corso dell’ultima settimana di marzo, un nucleo molto freddo di aria artico-continentale potrebbe spingersi dall’Est Europa sin verso la nostra Penisola (immagine in alto). Inutile focalizzarci sulla magnitudo e sugli effetti al suolo, proprio perché queste valutazioni sarebbero assai premature; focalizziamoci piuttosto sul perché questo evento, in questo particolare momento storico, andrebbe assolutamente evitato. Sono almeno cinque i motivi principali che supportano quanto scritto poc’anzi:

Impatto agro-meteorologico: in questo momento, considerato il deficit pluviometrico che attraversiamo, la Natura ha la sola necessità di pioggia e di nessun altro elemento atmosferico. Ecco di cosa, le nostre colture, hanno realmente bisogno.

Impatto sanitario: un recente studio cinese dei primi di marzo intitolato “High Temperature and High Humidity Reduce the Transmission of COVID-19” ci dice che le elevate temperature e gli alti tassi di umidità relativa ridurrebbero in modo abbastanza significativo il rate di contagio/trasmissione del Coronavirus. Per contro, quindi, aria fredda e secca, oltre a rendere più vulnerabile il nostro sistema immunitario, nulla osterebbe alla diffusione del virus.

Impatto socio-economico: in questo momento di opportuna e sacrosanta quarantena un calo termico, a patto che risulti duraturo, provocherebbe un discreto utilizzo delle fonti energetiche che altro non farebbe che andare ad infierire ulteriormente sulle tasche di tutti gli italiani.

Impatto agro-economico: l’agroalimentare è il traino della nostra economia, da sempre. Gelate tardive e a più riprese sono quanto di più nefasto potrebbe colpirci in una situazione già di per se piuttosto complicata.

Impatto emergenziale: pesate se oltre al freddo, in qualche zona d’Italia, venissero registrate anche ingenti nevicate. Si tratterebbe di una “piccola emergenza” nell’emergenza, considerato che ora più che mai le vie di comunicazione devono essere tenute sgombre per permettere alle ambulanze di muoversi con rapidità e senza rischi. Il Volontariato di Protezione Civile che da subito si è messo a disposizione delle Istituzioni per fronteggiare questa emergenza sanitaria sarebbe chiamato tempestivamente a intervenire anche su questo fronte.

Le previsioni per il breve-medio termine (fin verso il 21-22 marzo) risulteranno invece decisamente più clementi con condizioni anticicloniche, tempo frequentemente assolato e massime molto miti, ben al di sopra delle medie del periodo. Teniamoci quindi stretto un medio termine benevolo, sperando vivamente che la tendenza per fine mese subisca una virata nella giusta direzione.

Un caloroso abbraccio a tutti voi.

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